La mia vita professionale è una bella avventura che ho la fortuna di vivere facendo ciò che mi piace, e nella quale
la fanno da padrone tre marchi storici del sistema azienda Italia.
Beni durevoli, largo consumo e servizi sono i mercati
nei quali mi sono confrontato.
Penso di essere un "utile" direttore marketing,
cresciuto con la voglia di creare qualcosa che potesse rimanere nel tempo,
qualcosa di diverso. Ho sempre visto la sfida dell innovazione come
una grande opportunità di crescita, e per questo motivo
ho rischiato per innovare e far comprendere il mio punto di vista: costanza,
lavoro, impegno e confronto, portano quasi sempre a ottimi risultati. Certo qualche errore l'ho commesso, ma mi ha aiutato a crescere.
Non pensavo di saper vendere, ma invece ho capito che
se c'è la giusta sintonia con il prodotto sono un "determinato" responsabile
commerciale, so guidare e motivare una forza vendita per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Non ho mai svenduto un prodotto, e neanche me stesso, il prezzo basso non è sempre l'arma vincente, e così ho puntato su altre qualità del marchio per
renderlo unico e inconfrontabile.
Quando lavoriamo c'è sempre qualcuno che incrocia il
nostro cammino e a volte deve essere guidato; apparentemente un semplice
compito gestire le risorse umane, ma non è così. Solo quando si ha
la responsabilità di guidare altri collaboratori che occupano i diversi settori
di un'azienda si apprende che comunicazione, leadership, intraprendenza,
intuito, resistenza allo stress e visione, sono solo alcune delle caratteristiche necessarie per essere un "lungimirante" direttore generale e far raggiungere gli obiettivi a tutti i collaboratori e
all'azienda.
Nelle mie esperienze professionali ho avuto la possibilità di incontrare e lavorare con molte persone: consulenti, colleghi, capi, fornitori e anche
nemici. Ognuno di loro mi ha dato qualcosa e tutti hanno contribuito
a consolidare la mia esperienza, e io ho fatto altrettanto
con molti di loro.